Dietro la creazione di un dipinto

Prima fase: l'osservazione e l'indagine interiore

Nulla nasce per caso, ma è frutto di tanti elementi. Per aiutare il processo creativo per prima cosa dobbiamo capire meglio noi stessi. Solo così riusciremo a realizzare qualcosa che ci soddisfa. Le domande più importanti da porci sono:

Cosa mi piace?

Di cosa voglio parlare?

Cosa voglio comunicare?

Potrei voler descrivere la mia quotidianità, quello che ho vissuto, i miei interessi. Oppure desiderare di attingere dall'infanzia, dai traumi o dalle mie esperienze.  Anche viaggi, società, politica, possono essere validi se sono argomenti che mi stanno a cuore. La scelta della tecnica è ugualmente importante. Posso sceglierne una perché è la mia preferita, decidere di mischiarle o scegliere in base all'emozione che voglio trasmettere. In questa fase bisogna osservare sia il mondo che ci circonda che quello interiore. 

In molti non lo sanno, ma questa è la parte più lunga e difficile. Molto spesso gli artisti incubano un'idea per mesi prima di arrivare ad avere l'immagine complessiva di quello che vogliono fare e iniziare effettivamente a dipingere. Anche quando sembra che un dipinto nasca dal nulla in realtà è il frutto di un processo più o meno lungo vissuto da molti in modo inconsapevole. Per diventare davvero bravi e creare qualcosa di unico da questo processo è fondamentale imparare ad osservare. Solo attraverso la conoscenza di noi stessi e la capacità di guardarci intorno possiamo arrivare a comunicare in modo efficace attraverso l'arte il nostro punto di vista.  

Seconda fase: lo schizzo 

Una volta che iniziamo ad avere le prime immagini in testa conviene fare qualche prova di composizione su di un foglio. In questa fase può essere utile usare delle immagini di riferimento (le cosiddette reference) per aiutarci a comprendere l'effetto finale che vogliamo ottenere e creare una Mood board. Io solitamente scrivo anche i colori e i significati che associo al disegno, ma questo dipende da cosa si vuole rappresentare. In questo modo ci si rende conto di come effettivamente appare l'idea che avevamo in mente e se conviene cambiare qualcosa perché ci convince poco.

Terza fase: la ricerca del materiale 

Una volta scelto il soggetto che vogliamo rappresentare e il modo in cui vogliamo rappresentarlo bisogna reperire il materiale. Anche se di base si ha l'idea di utilizzare un solo tipo di colore conviene sempre avere anche altri materiali a disposizione perché può capitare di rendersi conto che una certa parte risalterebbe meglio con un altra tecnica. Ed ecco svelato l'arcano del perché molti artisti continuano ad accumulare materiali differenti. A me piace sperimentare, anche se a volte questi miscugli non vanno a buon fine, perché comunque imparo sempre qualcosa di nuovo.  

*Piccolo approfondimento sulle tele, alcuni usano quelle che hanno già la base pronta per accogliere la pittura altri invece utilizzano una miscela con il gesso e la preparano da soli. La scelta dipende dal risultato che si vuole ottenere. Ad esempio se si vuol far vedere di più la trama si usa una tela pronta oppure se serve una base più liscia per i dettagli la si prepara stendendo il gesso. Anche riguardo i colori esistono diverse tecniche che prevedono la stesura di un colore uniforme prima del disegno. Conviene sempre provare diversi modi per preparare la tela per scoprire quello che è più adatto alle proprie esigenze espressive.

Quarta fase: il disegno

Una volta che abbiamo la bozza pronta e i materiali si inizia a riportare il disegno sulla tela. In questa fase bisogna fare attenzione alle proporzioni e fare qualche modifica perché le dimensioni del foglio sono molto diverse da quelle della tela. Per facilitare le cose si può prima tracciare qualche linea con la squadra per individuarne il centro e qualcun altra utile eventualmente per la prospettiva e per capire le proporzioni dei vali elementi.

Quinta fase: la pittura 

Ci sono dipinti ad acrilici che grazie ad un'asciugatura veloce permettono di terminare altrettanto velocemente, ma che sono difficili da sfumare e dipinti ad olio che invece non si asciugano facilmente e permettono di sfumare i colori con tutta calma, tuttavia ci si mette molto tempo per terminarli. Qualunque sia la scelta ogni tecnica ha i suoi pro e i contro anche nella resa finale, l'unica cosa che hanno in comune è che necessitano di enorme pazienza e resilienza. Capita di sbagliare, cambiare idea, dover rimediare, coprire. Persino i pittori più famosi si ritrovavano spesso a ricoprire i propri sbagli, molte opere famose grazie ai raggi x si è scoperto che avevano altri soggetti dipinti sotto! Bisogna continuare e credere nel processo fino a quando capiamo che finalmente abbiamo finito. In questa fase assume una grande importanza la tavolozza. Non serve infatti solo per miscelare i colori, ma anche per testare le sfumature e per comprendere se stiamo usando il pennello dalla giusta forma o grandezza per dipingere una certa parte del disegno. 

Ultima fase: la vernice protettiva e la cornice

Per dare le ultime rifiniture, se si vuole farlo, esistono delle vernici protettive. Per quanto riguarda la pittura ad olio si può stendere una vernice trasparente che rende più lucidi e brillanti i colori, ne esistono anche di semilucide e opache se non piace l'effetto lucido. Qualunque sia la scelta solitamente va stesa dopo 6 mesi per assicurarsi che la pittura sia perfettamente asciutta. Solitamente nel colore ci sono già sostanze che lo rendono duraturo quindi non è detto che sia necessario. Gli acrilici sono già di base resistenti, quindi dipende dal risultato finale che si vuole ottenere. Per le cornici io prediligo quelle semplici per far risaltare il disegno. Non tutti le amano, come al solito dipende da quello che si vuole comunicare, persino l'assenza di cornice può trasmetterci un messaggio. Per fare un esempio se pensiamo alle cornici dorate e complesse fanno sembrare il dipinto più prezioso ed elegante, ma anche più decorativo e dal messaggio meno profondo. 

In definitiva dietro un quadro c'è molto più lavoro di quello che si pensa. Il processo stesso può essere più o meno faticoso mentalmente e fisicamente a seconda di quello che l'artista vuole comunicare, ai materiali che usa, al tempo che ci impiega. Per questo bisognerebbe rispettare la scelta dei prezzi che sceglie, solo lui può determinare il valore del proprio lavoro. 

Se volete comprare un dipinto chiedere lo sconto è poco rispettoso. Tenete conto che anche soltanto alcuni materiali come i colori ad olio sono costosi, figurarsi aggiungere il tempo, l'idea e tutto quello che c'è dietro la sua realizzazione, compresa la preparazione dell'artista (gli studi che ha fatto). 

Per tutti questi motivi anche se siete voi a decidere i prezzi perché siete artisti, rispettatevi, non abbassate troppo i prezzi così come rispettate il lavoro degli altri.

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