Cosa significa saper scrivere bene

Le dovute premesse sulla scrittura

Inizio con il raccontarvi quella che è stata la mia esperienza personale riguardante la scrittura. Tralasciando l'impulso di scrivere che ho sin da bambina, ho iniziato a desiderare di imparare a scrivere come si deve solo molto più tardi, ai tempi del Liceo. Così mi sono avvicinata a diversi libri sul tema.

Devo dire che non mi sono mai piaciuti particolarmente i manuali di scrittura creativa. Li ho trovati sempre abbastanza banali anche se esistono alcune eccezioni. La lampadina che accendendosi ha fatto dire a me stessa: "Voglio scrivere bene, ma cosa significa scrivere bene?" si è accesa studiando Calvino. Oltre ai suoi libri che agiscono come testimonianza della sua eccellente scrittura, Italo aveva insegnato, attraverso un ciclo di conferenze in America, quei valori letterari che per lui dovevano essere conservati per il prossimo millennio. Il libro "Lezione Americane",  realizzato a partire dalle conferenze, ce li rivela e sono: Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità.

I miei valori letterari

Dopo aver analizzato la scrittura di Calvino ho poi riflettuto riguardo quello che a me piaceva della scrittura. In particolare mi sono chiesta cosa volessi trasmettere attraverso quello che scrivevo e sono arrivata così a questi valori:

La chiarezza: mai come ora con le difficoltà che giovani e vecchi stanno riscontrando nell'apprendimento e nella lettura è necessario che sia chiara, comprensibile alla maggioranza. Questo non significa che debba essere banale. Il vero talento, a mio parere, sta nel saper trattare in modo semplice di argomenti complessi. 

L'efficacia: la scrittura deve scalfirci, rompere lo strato spesso d'indifferenza che la società ci ha indotto a inspessire così tanto. Una buona scrittura ci emoziona, ci fa sentire compresi e ci cambia in qualche modo. Può insegnarci qualcosa o semplicemente farci pensare, di sicuro non ci lascia annoiati perché ci coinvolge. 

La profondità: c'è profondità anche nella semplicità. Una buona scrittura nasconde riflessioni profonde, persino quando tratta di argomenti leggeri. Non te ne accorgi, ma appena smetti di leggere lo percepisci che ti ha lasciato qualcosa dentro. 

Idoneità: un bravo scrittore sa discutere di diverse tematiche nel linguaggio che è idoneo al genere. Non scrive un romanzo come se fosse un articolo del blog e sa mischiare i generi in modo che risultino chiari e riconoscibili. 

Infine prendo in prestito il termine Molteplicità da Calvino. Una buona scrittura sa mostrarci diversi punti di vista, parti di se che lo scrittore non conosce, ma che condivide con tante altre persone. Le migliori opere letterarie parlano di esseri umani e agli esseri umani facendoci rendere conto di quel fondo invisibile che abbiamo in comune e che ci rende tali. 

Mi piacerebbe ora sapere quali sono invece i vostri valori letterari  quelli che per voi rendono la scrittura una buona scrittura, scrivetemelo nei commenti! 


Commenti

  1. Sicuramente il "fondo umano" ovvero qualcosa che è vero non soltanto per me ma anche per altri e che, di conseguenza, crea un senso di connessione che supera tempo e spazio ❤️

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  2. Nella mia esperienza, semplicità ed efficacia sono valori fondamentali quando racconti una storia: lo storytelling, termine inflazionato che oggi troviamo un po' ovunque nei post di bookstagrammers e addetti ai lavori, nasce dall'immagine romantica, ma quanto mai esplicativa, di un essere umano che racconta e altri esseri umani attorno al fuoco che ascoltano. Per poter raccontare bisogna imparare a scrivere, ma per imparare a scrivere bisogna scardinare ciò che abbiamo dentro. Quello è il "primo fuoco" da accendere. Per me, una buona scrittura non si guarda allo specchio, ma si dona agli occhi e all'anima di chi legge snudandosi dai fronzoli, senza rinunciare all'impatto emotivo. Come dico sempre, preferisco di gran lunga un racconto o un romanzo che zoppica un po' a livello stilistico ma che riesce a raccontare una storia come si deve piuttosto che un esercizio di scrittura rigogliosa e descrittiva ma soffocante, dove personaggi e storia rimangono sullo sfondo, senza evoluzione né un'anima.
    Articolo davvero esaustivo, e per la cronaca scritto benissimo, un piacere per gli occhi <3

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    1. Si, lo stile è molto personale e riguarda più la sfera del gusto, l'importante è che la storia arrivi non che sia perfetta. Se la scrittura ti fa immergere nella storia e ti lascia qualcosa ha raggiunto perfettamente il suo scopo :)

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