6 artisti dai quali prendere ispirazione

Da dove viene l'ispirazione? 

L'ispirazione può arrivare da fonti molto differenti. Io la trovo attraverso i film o le serie tv che vedo, la musica che ascolto, la natura, i podcast sull'arte o la creatività, i libri che leggo, i luoghi che visito, la filosofia e naturalmente le mostre di altri artisti. 

L'arte e la poesia nascono prevalentemente dall'osservazione di ciò che ci circonda e di quello che abbiamo dentro. Quando un'artista o uno scrittore danno vita a qualcosa che ci risuona familiare allora abbiamo trovato non solo delle fonti preziose d'ispirazione, ma anche dei mentori fondamentali per la nostra crescita. Tuttavia per trarne insegnamento non basta studiarli, bisogna osservare il loro lavoro, riflettere sulla loro vita e su quello che volevano trasmettere.

Gli artisti che mi hanno sempre ispirata 

Studiando al Liceo Artistico mi sono appassionata alla storia dell'arte. Tuttavia alle opere classiche e all'arte più antica ho sempre preferito quella più moderna. Tra le correnti che maggiormente mi hanno colpita ci sono sicuramente il Surrealismo, la Metafisica, l'Art Noveau e l'Espressionismo. Il motivo è che trovavo nei loro esponenti sempre qualcosa che mi stupiva. Non era solo il modo con il quale si esprimevano, ma soprattutto la ricchezza del loro immaginario. Ed è la meraviglia che spesso genera l'ispirazione. 


Gli artisti che ho voluto approfondire e che mi hanno maggiormente influenzata sono: 
 
Frida Khalo, pittrice messicana novecentesca che mi ha sempre affascinato per il modo peculiare con il quale ha raccontato la sua realtà e la sua vita. La prima mostra sui suoi dipinti e bozzetti la vidi a Roma e mi fece commuovere. A causa di un incidente quasi mortale ha vissuto una vita molto difficile dovendosi operare più volte. Iniziò a dipingere proprio perché costretta a letto per un lungo periodo di tempo. Nonostante il dolore non perse mai la sua vitalità. Ebbe numerose relazioni burrascose, compresa quella con il marito (l'artista Diego Rivera) senza mai perdere l'amore e il rispetto delle persone a lei care. Ha anche avuto molti animali che adorava e rappresentava nei suoi dipinti. La sua forza d'animo, il modo in cui ci ha mostrato la sua vita ispira ancora tantissime persone. 

Giorgio De Chirico, altro pittore novecentesco molto particolare che ho approfondito per il diploma. Avevo scelto come tematica della tesina Gli uomini vuoti e i suoi manichini mi sembravano adatti a rappresentare questo tema.  A lui viene attribuita la paternità della corrente Metafisica. Ho potuto osservare i suoi quadri per la prima volta piuttosto recentemente in una mostra a Bologna. La sua pittura ha sempre avuto tematiche classiche, ma ha cambiato stile passando da quello che veniva definito come barocco (in termini dispregiativi) ad uno stile originale. Il verde dello sfondo che utilizzava per creare un'atmosfera senza tempo è stata la caratteristica che mi è rimasta più impressa inizialmente. Il suo seguire sempre e comunque se stesso senza badare alle critiche e l'impegno con il quale dipingeva sono di grande esempio per ogni creativo. 

Salvator Dalì, artista poliedrico surrealista noto per le molteplici eccentricità. Ho avuto modo di comprenderlo meglio quando ho visitato la sua casa museo di Figueres. Un'esperienza che per me è stata un'immersione nel suo immaginario, folle, divertente e molto istruttiva. Un genio creativo  che sapeva utilizzare gli elementi a sua disposizione inserendoli in contesti estranei e creando qualcosa di unico. Ha ispirato prevalentemente la mia serie di disegni Tarocchi psicologici che raccontano, attraverso figure da incubo, il marcio della nostra società. Il suo stile unico e lo sperimentare senza timore in diverse arti lo rendono un'inesauribile fonte d'ispirazione.

Alfons Mucha, uno dei più grandi artisti dell'Art Noveau. Essendo prevalentemente un pubblicitario è noto in particolar modo per i suoi poster. Ad avermi colpito di lui è stata proprio la bellezza delle donne nelle sue opere. Inoltre ha uno stile decorativo che riprende gli elementi naturali e ha la capacità di abbellire qualsiasi cosa. Ed è proprio dal suo modo di condividere la bellezza negli spazi pubblici che possiamo trarre buoni spunti.

Gustave Klimt, pittore austriaco della secessione noto per il suo periodo aureo. Il modo in cui utilizzava l'oro e le sue figure mi hanno sempre affascinata. Ora forti, ora delicate,  a volte mitologiche, legate alla vita o alla morte, le ho trovate molto comunicative e quasi ipnotiche. Tra le opere più conosciute c'è Il bacio, che è anche una delle mie preferite. Il saper rendere decorativo qualsiasi tema è una caratteristica che trovo molto interessante. 

Vincent Van Gogh, pittore olandese geniale e incompreso, tristemente noto perché cadde in preda alla follia. Le sue opere hanno una fortissima carica emotiva che è difficile da ignorare. La sua tecnica di pittura così incisiva, i colori brillanti, tutto comunica una personalità fuori dal comune. Spero un giorno di poter osservare dal vivo le sue opere. Per il momento mi devo accontentare dell'esperienza immersiva che ho fatto ad una mostra virtuale a Salerno. Da lui ci si lascia travolgere più che ispirare e questo non può che portare buoni frutti.

I miei dipinti


Questi invece sono alcuni dei miei quadri che hanno subito l'influenza di questi artisti. Ispirarsi non significa copiare, ma rielaborare in modo personale colori, temi, decorazioni. Spesso questo processo accade in modo inconsapevole e sotterraneo.


La donna natura è la rappresentazione della natura stessa e il legame che intesse con la femminilità. Il corpo è quasi evanescente e si confonde con il cielo. Il suo sorriso e lo sguardo sono sereni e le decorazioni floreali ricordano molto quelle dell'Art Noveau. 

Lo spirito della Primavera è un dipinto che rappresenta la rinascita dopo un lungo periodo di aridità. La figura è androgina perché la fioritura non ha genere. Qui nella scelta dei colori, nel volto e nel tipo di decorazioni c'è un po' dell'influenza di Klimt.

Ne La mutevolezza invece ho ripreso le stelle di Van Gogh, ma gioca un ruolo molto forte anche l'arte orientale. Questo dipinto rappresenta lo stato sempre mutevole della vita, il Tao formato dai pesci rappresenta anche fertilità e abbondanza. Inoltre la figura umana è trasfigurata (un po' come L'urlo di Much, ma senza la stessa angoscia o Dafne della mitologia greca) da questo continuo mutare del tutto.

Ci sono altri dipinti che ho realizzato in cui l'influenza di questi artisti è evidente. Però ho preferito parlarne altrove perché riguardano specifici progetti artistici sia passati che presenti. Ne puoi trovare alcuni in questo post: I miei progetti artistici.

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