Racconto breve: la donna in verde e il frutto misterioso
La donna in verde
Veniva chiamata la donna in verde. Nessuno l’aveva mai vista, ma sull’ampio terrazzo del quarto piano era ben visibile una distesa intricata di piante insolite. Tutte le mattine dalle verdeggianti foglie si levava un coro di variopinti uccelli esotici. L'insolita inquilina metteva sempre ad asciugare le sue bizzarre vesti tra quelle piante. L'unica cosa che faceva intuire che fosse una donna erano le gonne stese al sole e dei vestiti verdi fatti di fieno e stoffa che ondeggiavano al vento. Tuttavia la stranezza più grande era che ogni sera fuori dalla sua porta, si trovava una pianta diversa con un frutto mai visto.
I vicini
Nello stesso palazzo abitavano una ragazza solitaria che non usciva mai dalla propria stanza, una coppia con molti figli che faceva fatica a sbarcare il lunario e un uomo di mezz’età dal carattere scontroso. La ragazza ordinava tutto online, cibo incluso, quindi c’era nel palazzo un costante via vai di postini e corrieri. Il suo modo di socializzare era quello di origliare dalle finestre per carpire i segreti dei condomini. Dall’appartamento della famiglia numerosa provenivano sempre le voci urlanti dei bambini, specialmente quando i genitori erano assenti e i più grandi dovevano badare ai più piccoli. Il burbero pensionato invece preferiva passare le sue mattine al bar per discutere di politica mentre beveva il caffè tutto d’un fiato, anche se poi finiva sempre con il tossire e innervosirsi. L'hobby preferito del vecchio era quello di accedere a Facebook e commentare ferocemente svariati post, aveva opinioni venefiche praticamente su qualsiasi cosa e disponeva di fin troppo tempo libero.
C’era una cosa che però accomunava tutti, l’essere a conoscenza del segreto del frutto della signora in verde. Per questo tra di loro era nata una feroce competizione. Ogni sera la ragazza solitaria metteva il naso fuori alla porta per provare a coglierlo per prima, ma finiva spesso col mordersi le mani per la frustrazione di non essere riuscita ad uscire fuori dalla porta. A giorni alterni lo coglievano i genitori dei bambini rumorosi, a meno che qualche emergenza a casa o a lavoro catturasse la loro attenzione. Quando si ricordava anche l'uomo lo prendeva, anche se a volte si perdeva nella sua offuscante rabbia contro il mondo.
Il frutto misterioso
Il potere del frutto misterioso era quello di risolvere i problemi più angosciosi della persona che se ne nutriva per un giorno. A nessuno importava il come e il perché una cosa del genere fosse possibile. Semplicemente gli inquilini del palazzo continuavano a rubarlo perché nessuno glielo impediva. Nel frattempo la misteriosa donna ogni giorno si strappava un lembo di pelle. Il perché lo facesse fu subito detto, posando la pelle in un vaso e innaffiandola magicamente si trasformava nell’ambito frutto miracoloso. Tuttavia questa operazione non poteva durare all’infinito, infinite erano invece le angosce degli uomini. Ben presto perse tutta la pelle e fu costretta ad interrompersi. I vicini che prima non osavano neanche cercare di rivolgerle la parola iniziarono ad agitarsi. Le lasciarono messaggi, bussavano energicamente alla sua porta notte e giorno levandole il sonno. Così la donna in verde decise di sacrificare altre parti del corpo, un giorno coltivava i capelli, l’altro un occhio, poi le mani e così via.
La fine di tutto
Il giorno in cui fu colto l’ultimo frutto i vicini si incontrarono per la prima volta davanti alla sua porta. Il silenzio era tangibile. Nessuno parlava, ma tutti avevano compreso quanto male avessero fatto nell’essere stati così egoisti. I condomini sfruttando tutte le risorse della donna, senza mai esserle d’aiuto né porsi delle domande l'avevano uccisa, ma non solo. Avevano tolto a se stessi l'umanità, la capacità di risolvere davvero i loro problemi e la speranza di farcela.
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